Kimia tra i restauratori della Fontana di Trevi

La Fontana di Trevi è tornata finalmente al suo antico splendore grazie all’opera di restauro finanziata con oltre 2 milioni di euro dalla casa di moda Fendi e realizzata sotto la supervisione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Ci sono voluti 516 giorni e il lavoro certosino di 26 restauratori che hanno lavorato alacremente per restituire al mondo, in tutta la sua bellezza, un patrimonio di inestimabile valore. Le operazioni di restauro, condotte dall’ATI Trevintre hanno riguardato la pulizia, il ripristino e il consolidamento dei preziosi materiali lapidei pluricentenari. Il restauro è stato anche occasione per rivedere l’illuminazione del monumento, ora completamente a led, e per riammodernare l’impianto idraulico sottostante.

L’opera di restauro è stato un progetto imponente e ambizioso che ha riempito d’orgoglio il nostro Paese, ma non solo. Kimia infatti, ne è doppiamente fiera visto che è stata scelta tra le aziende fornitrici di materiali che hanno avuto l’incarico di collaborare con l’Impresa appaltatrice. Nello specifico il contributo di Kimia ha riguardato l’impermeabilizzazione delle vasche della Fontana, fase cominciata dopo la rimozione dei ponteggi laterali ed entrata nel vivo nel mese di ottobre.

Le soluzione scelta per l’impermeabilizzazione, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina e la ditta restauratrice, è stata la malta osmotica impermeabile Betonfix 300 che, grazie alle sue proprietà, è in grado di sigillare perfettamente porosità e fessurazioni del sottofondo, garantendo la conservazione dei preziosi marmi delle vasche. La malta è stata applicata con rete in fibra di vetro con appretto antialcalino Kimitech 350 e miscelata con la resina sintetica monocomponente Kimitech Elastofix, al fine di conferirle maggiore resistenza meccanica, flessibilità, adesione ed incrementarne al tempo stesso la capacità di resistenza al gelo e agli altri agenti atmosferici.