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La Bce suona il campanello di allerta sui conti pubblici italiani. In caso di andamento sfavorevole delleconomia il nostro paese potrebbe già quest’anno superare il limite del 3% nel rapporto fra deficit e prodotto interno lordo.
Secondo listituto di Francoforte, infatti, in Italia come in Grecia, Irlanda e Lussemburgo, lo sforzo di riequilibrio delle finanze dello Stato risulta limitato e non sufficientemente tempestivo. Rischi evidenti -evidenzia il Bollettino di marzo- derivano dallinsufficiente specificazione degli interventi di spesa.
In Italia, sottolinea la Bce, resta incerto se le misure una tantum verranno sostituite da unazione più duratura. In questo paese e in Lussemburgo -puntualizza la Banca centrale- andamenti economici sfavorevoli potrebbero provocare il superamento del limite del 3% nel 2004 o nel 2005.
Dal Bollettino della BCE è anche emerso che leconomia di Eurolandia è ancora in una fase di moderata espansione, almeno per i primi mesi dellanno ma si rafforzerà in corso danno e nel periodo successivo. Prospettive positive anche sul fronte della crescita dei consumi grazie al calo dei prezzi allimportazione e ai tagli delle tasse ma anche il progressivo miglioramento del mercato del lavoro dovrebbe contribuire e a spingere la domanda delle famiglie di Eurlandia che, nota ancora la Bce, possono contare su una situazione finanziaria solida.
Restano però, secondo listituto di Francoforte incertezze connesse ai consumi privati nellarea delleuro anche se sussistono i presupposti per un recupero della domanda nel settore privato e per un’ulteriore ripresa degli investimenti grazie al miglioramento registrato negli utili delle imprese nellultimo trimestre 2003 e alle favorevoli condizioni di finanziamento.