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Il Cnel ha comunicato che aumenterà del 43% entro il 2020 la domanda di energia primaria nel mondo e in particolare del 33% quella di carbone (contro il 69% del gas, il 43% dellidroelettrico, il 39% del petrolio, il 7% del nucleare e il 96% delle altre fonti rinnovabili).
Sono più abbondanti di petrolio e gas le riserve di carbone, concentrate per la metà nei paesi Ocse, e lutilizzo è in crescita soprattutto nella generazione elettrica dove, insieme al gas, il carbone tende a sostituire il petrolio. Per quanto riguarda lo scenario europeo, la domanda di energia primaria aumenterà del 19% entro il 2020; nel settore elettrico il carbone subirà una diminuzione iniziale, passando come contributo percentuale dal 29% del 2000 al 23% nel 2010 e al 22% e 20% rispettivamente nel 2020 e 2030. Si registra invece un forte aumento del gas e un netto calo del petrolio. Nel nostro paese, infine, laumento previsto al 2020 per la domanda di energia primaria varia dal 15% al 17%; per il carbone lincremento sarà del 14% (tutto nel settore elettrico) e per il gas del 32%, mentre il petrolio diminuirà del 4%. Ma resta distante il raggiungimento dellobiettivo di Kyoto di ridurre i gas serra del 6,5% entro il 2010 rispetto al 1990: in Italia le emissioni sono al contrario aumentate del 5% nellultimo decennio. Saranno proprio i combustibili fossili a garantire, ancora per molti anni, il percorso verso la sostenibilità energetica, con un ruolo importante per le tecnologie sostenibili e “zero emissions”. Una transizione che non sarà breve, ma che sarà tanto più sicura ed equilibrata quanto più intelligente e razionale sarà il ricorso ai combustibili fossili. Giocheranno un ruolo fondamentale la collaborazione internazionale e al tempo stesso la capacità di modificare struttura e organizzazione degli attuali modi di produzione e consumo dellenergia.