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Il boom del mercato immobiliare iniziato nel 1999 ha raggiunto l’apice e a partire dal 2004, secondo le previsioni di Scenari Immobiliari, il tasso di crescita è destinato a rallentare a causa di una domanda ormai quasi esaurita, anche per i prezzi ancora molto elevati. Il 2003, secondo l’istituto di studi e ricerche sul settore diretto da Mario Breglia, si chiuderà con circa 840.000 compravendite, in leggero aumento rispetto al 2002, per un fatturato complessivo di 103 miliardi di euro (+7%).
A favorire la domanda nel 2003 sono stati i tassi dei mutui più appetibili e la valenza del mattone come investimento sempre più funzionale in vista di una copertura pensionistica sempre più ridotta.
I segnali di cedimento già apparsi nel resto dellEuropa sono ancora lontani, ma in ogni caso ci sono rallentamenti soprattutto sul fronte dei prezzi.
Dal 1999 ad oggi i rincari sono stati, precisa listituto, del 45% ma la corsa allaumento è andata lentamente ridimensionandosi: se nel 2002 laumento dei prezzi nel settore residenziale era stato dell8,5% rispetto al 2001, questanno lincremento sarà del 7,2% (per un fatturato pari a 103 miliardi), per scendere poi ulteriormente nel 2004 al 4,5%.
Tornando al 2003, spiega Mario Breglia, a far da traino sono state le seconde case, soprattutto quelle in località turistiche, segmento nel quale si è registrato un incremento del 50%. Dinamica anche la domanda di seconde case nuove, affascinanti per il canone libero per chi le voglia dare in affitto.
Nel 2003, conclude Scenari Immobiliari, il mercato italiano è stato spinto dalle città di seconda schiera, come Torino, Bologna e Firenze, mentre a Roma e Milano il mercato risulta ormai in rallentamento, fatta eccezione per le aree periferiche.