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Mentre gli ultimi dati ufficiali registrano un miglioramento nel mondo del lavoro, una ricerca della Fondazione di Vittorio della Cgil rivela che nel primo semestre 2017 l’area del disagio conta 4 milioni 492 mila persone (+45,5% rispetto al primo semestre 2007, pari a +1 milione e 400 mila persone), il numero più alto degli ultimi dieci anni.
Questa ricerca rielabora le statistiche sull’area del disagio nell’occupazione (occupati in età 15-64 anni con lavoro temporaneo o a tempo parziale perché non hanno trovato un’occupazione stabile o a tempo pieno).
Il tasso di disagio è maggiore nel Mezzogiorno (23,9%) rispetto al Nord (17,7%), nell’occupazione femminile (26,9%) rispetto a quella maschile (15,2%). Si dilata inoltre la distanza tra generazioni: nella fascia 15-24 anni il tasso di disagio è del 60,7% (+21 punti rispetto a dieci anni prima); segue la classe dei giovani-adulti (25-34 anni) con un tasso vicino al 32% (era il 19% nel 2007). Anche la forbice tra italiani e stranieri si allarga: il disagio coinvolge un lavoratore straniero su tre (18,4% dei cittadini italiani).
Raggiunto l’accordo di libero scambio tra Giappone e Unione Europea
Dopo mesi di negoziati, la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstrom e il ministro per gli Affari Esteri giapponese Taro Kono hanno formalmente raggiunto un accordo per un trattato bilaterale di libero scambio tra Unione europea e Giappone. “Al di là del suo considerevole valore economico, questo accordo è anche di importanza strategica”, hanno sottolineato Shinzo Abe, primo ministro giapponese, e Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue. L’intesa Ue-Giappone, sottolineano ancora Juncker e Abe, “invia un segnale chiaro al mondo che l’Ue e il Giappone sono impegnati a mantenere funzionante l’economia mondiale sulla base del mercato libero, aperto ed equo con regole chiare e trasparenti che rispettano pienamente i nostri valori, combattendo la tentazione del protezionismo”.
L’intesa era stata raggiunta a luglio, alla vigilia del G20, dopo che il presidente americano Donald Trump si era sfilato dall’accordo Tpp tra i Paesi del Pacifico (in cui domina la leadership giapponese) a favore di un indirizzo economico protezionista (secondo il principio “American First”).
L’Ue è il terzo partner commerciale del Giappone. L’accordo ora dovrà essere sottoposto agli Stati membri e al Parlamento europeo perché entri in vigore nel 2019. Particolare importanza, nelle trattative, hanno avuto il settore agroalimentare e quello dell’automobile: il Giappone ottiene la possibilità di un libero accesso al mercato europeo per il settore automobilistico, mentre l’Ue revoca i diritti di dogana per quasi tutti i prodotti alimentari, dopo un periodo di transizione.
Commercialisti a favore della revisione del regolamento sul crowdfunding
Sulla base delle ultime novità legislative (fra cui quelle contenute nella Legge di bilancio per il 2017), la Consob ha rivisto il regolamento sul crowdfunding. Il Consiglio nazionale dei commercialisti si è definito “soddisfatto”: “L’adeguamento del regolamento – osserva il presidente Massimo Miani – potrà ora consentire un maggiore utilizzo di questa forma di accesso al mercato dei capitali, inizialmente riservata alle start-up e alle Pmi innovative, da parte di tutte le Piccole e medie imprese”. Il consigliere Lorenzo Sirch, co-delegato all’Area Finanza assieme al consigliere Maurizio Grosso, sottolinea “il recepimento sostanziale delle proposte avanzate dal Consiglio nazionale in sede di consultazione, che hanno portato alla necessità di integrare l’offerta con ulteriori informazioni sull’emittente di utilità per gli investitori, quali la struttura dei controlli interni anche di natura contabile e le attività di asseverazione compiute in relazione all’offerta, con ciò valorizzando il ruolo del commercialista nell’utilizzo dello strumento da parte delle proprie aziende clienti”.
La forza della blockchain secondo Vegas
Durante un convegno sulla digitalizzazione dei processi di intermediazione finanziaria, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas afferma che “con il sistema blockchain si potrà seguire qualsiasi transazione, per le autorità di controllo tutto sarà più chiaro anche per evidenziare comportamenti scorretti, comprese attività alle Cayman o altro del genere”. Aggiunge poi che “è molto probabile che automaticamente si limiteranno i comportamenti scorretti, perché chi li adotta sa che potrà venire individuato”.
Intanto, il valore del Bitcoin supera i 12.000 dollari, un valore superiore a quello di Warren Buffett e dell’economia della Nuova Zelanda, e saldamente superiore a Goldman Sachs e Ubs. Un nuovo record spinto dal lancio del primo future sulla criptovaluta, atteso per domenica 10 settembre, e che secondo gli osservatori la legittimerà come una classe di asset per tutti gli investitori, anche i piccoli.
Il mercato immobiliare rallenta la sua crescita
Secondo una nota dell’Agenzia delle Entrate, il mercato immobiliare italiano continua a crescere, ma più lentamente. Nel periodo luglio-settembre 2017 le compravendite di abitazioni sono state 122.378, l’1,5% in più rispetto allo stesso trimestre del 2016. Il settore terziario-commerciale è cresciuto del 5,5%, registrando 21.429 transazioni. Unico ad accelerare è il settore produttivo (capannoni e industrie), che mostra un trend di crescita a doppia cifra (+14,4%).
Nonostante il settore abitativo continui a mantenere il segno positivo quasi ininterrottamente dal 2014, i tassi di crescita delle compravendite nel terzo trimestre del 2017 risultano ridimensionati rispetto ai trimestri precedenti. La crescita maggiore, nel terzo trimestre, si registra al Sud (+4,4% delle compravendite), contro il +0,6% del Centro. Crescita più lenta anche nelle otto maggiori città italiane (+2,1%). Palermo mantiene un buon andamento, con un incremento dell’11,5% degli acquisti, migliorando così il +8,3% realizzato lo scorso trimestre. Seguono Napoli (+7,2%), Milano (+6,7%), Firenze (+4%) e Torino (+1,2%). Situazione stabile a Roma, dove le abitazioni acquistate sono aumentate solo dello 0,3%, mentre Bologna e Genova perdono, rispettivamente, l’8,5% e il 7,4%.